M E R A V I G L I O SO.
Credo per me uno dei meglio libri che abbia mai letto. Avete in mente un maglia di lana ? Bene il libro è fatto così ! Tutte trame e sotto trame che alla fine seguono un filo logico , La storia dei boeri in Africa. E ho già detto anche troppo.
Non ho trovato nessun difetto particolare nel leggere il libro.Ci sono molte tematiche indirette che una persona leggendo il libro può estrapolare. Tanti punti diversi per una narrativa polifonica.
Leggetevi prima i libri precedenti e poi leggete questo. Vi consiglio questo solo per avere il carico di conoscenza di Wallander. Leggere il libro senza primo conoscere il personaggio di Wallander significa mangiare qualsiasi cosa senza averla prima cucinata ! :D
Molto interessante perché parla di come sia nata l'apartheid.
Io ci provo, ma Mankell proprio non mi intriga. Questo libro ha la pretesa nobilitante di trattare la questione razziale e gli eventi degli anni Novanta in Sudafrica. Alcune riflessioni sull'identita' dei bianchi colonizzatori possono essere state anticipatrici, ma al di la' di questo - e nonostante il continuo cambio di scenario tra Svezia e Africa - queste pagine non trasmettono interesse.
...Continuasolo due stelle.Dopo aver letto "i cani di Riga" mi aspettavo ben altro da Mankell.Non mi è piaciuto proprio l'impianto della trama:continuare a saltare dal Sudafrica alla Svezia:io se leggo di Wallander è perchè sono interessata a storie che succedono lì,se voglio leggere dell'apartheid in Sudafrica mi leggo altri libri.
Poi ci sono delle incongruenze pazzesche.Wallander che sclera di brutto ,che se ne va in giro con il Victor sapendo che comunque era complice dell'assassinio della signora,Wallander che molla la figlia dal padre sapendo che il russo si vuole vendicare ulteriormente dopo avergli fatto saltare in aria l'appartamento.......bocciato.
Ogni libro mi piace sempre di più. E che bravo nel spaziare nel mondo con che competenza, che ricerca sui personaggi.
Bravissimo.