Una vita degna d’un romanzo d’avventura. Tra delinquenza e poesia, Limonov ha conosciuto i casermoni ucraini e il jet set di Manhattan, ha attraversato la guerra nei gelidi Balcani e le peggiori prigioni russe, fino a diventare capo venerato di un partito nazionalbolscevico in pieno postcomunismo. Il travolgente racconto della vita oltraggiosa di un uomo inquietante e commovente, scritto da uno scrittore che non teme le pieghe più oscure della realtà.
...ContinuaParlare di Eduard Limonov è difficile, perché è una persona che ha avuto una vita stranissima. Carrère è riuscito a farlo, e ci dà una storia della Russia dal 1950 al 2015 senza la quale la vita di Limonov non si può dire. Anche le parti ambientate a NY e a Parigi sono molto interessanti.
...ContinuaE' sicuramente un bel libro, sincero, spiazzante.
All'inizio non ti orienti: non è una vera e propria biografia, ci sono molte note personali dell'autore, spaccati storici di momenti salienti della apolitica russa e anche balcanica. Poi cominci a capire: la biografia di Limonov è solo un pretesto, per l'autore, per parlare delle sue fragilità , delle sue insoddisfazioni. Come in Limonov, anche in Carrere, c'è la voglia, nel suo caso inconfessata, di essere famoso, di primeggiare; da intellettuale, vissuto in un ambiente borghese, poi vive il desiderio di rompere gli schemi del politically correct, di buttarsi senza paracadute nelle cose, senza "perché" e "per come", di sporcarsi le mani. Questo Limonov lo fa. E lo fa bene, perché non ha niente da perdere: ossessionato dalla voglia di emergere e dalla disperazione nel non riuscirci, è pronto a sacrificare ogni cosa, principi, legami, anche la sua stessa incolumità.
Altra cosa che Limonov consente di fare a Carrere - legato a doppio filo col mondo sovietico, essendo la madre di origine russa - è denunciare il modo frettoloso, ideologico, con cui l'occidente liquida tutto ciò che accade in quel paese, frutto di pregiudizi, a volte inconsapevoli, a volte cavalcati strumentalmente. Dalle testimonianze personali, o anche indirette riportate, emerge un mondo profondamente diverso dal nostro, che all'epoca della caduta del partito comunista, in preda all'entusiasmo per l'incombente "normalizzazione democratica", non siamo riusciti a capire, e non riusciamo a capire tutt'oggi. Da questo punto di vista, ci sono pagine di notevole valore storico, che gettano un faro di luce potente su fatti e vicende più o meno recenti.
In tutto questo, Limonov resta sullo sfondo, la sua biografia non prende mai piede; è l'outing dell'autore, la sua onestà intellettuale, il suo amore sistematico per il dubbio, la sua sincerità, a dar vita al libro.
Il libro non mi ha particolarmente emozionato però nel suo complesso sono contento di averlo letto perché grazie alla biografia su Limonov ho scoperto un mondo a me ignoto. Chi è Limonov ? Sicuramente un uomo ambizioso, ribelle, coraggioso, orgoglioso, estremo e tanto altro ancora. Ho conosciuto anche la vita degli amici di Limonov, dei suoi nemici, le sue amanti, il suo dolore, le sue ambizioni da giovane e da anziano. Credo che sia quasi inevitabile durante la lettura prendersi un attimo di tempo per documentarsi sulla storia della Unione Sovietica, dei suoi politici, dei suoi generali, dei capi partito, il PCUS, il KGB ma anche di tanta gente che ha patito la fame, il freddo restando però fedele agli ideali rappresentati dall'Unione Sovietica con tutte le sue contraddizioni.
Consiglio di leggerlo perché vi lascerà qualcosa.
Audiolibro (Biblioteca)
Audiolibro curioso, a suo modo capostipite. Per me, leggere una biografia di un autore tuttora vivente, nemmeno tanto conosciuto, ma con dovizia estrema dei particolari è stata un’autentica scoperta. Mi è piaciuta, perché il personaggio è davvero fuori dagli schemi: poeta russo, alcolista, bisessuale, romantico, pazzo… tanti aggettivi che forse non bastano neppure a descriverne la metà, tanto è poco inquadrato nel sistema. Non avevo nemmeno finito l’audiolibro che avevo già ordinato in biblioteca la sua raccolta di scritti più famosa, che sto leggendo adesso. Legge Claudio Santamaria che ormai in questa veste è un’autentica star.
La vita, nella forma di romanzo, di un personaggio che si ama e si odia (forse più si odia) ma senza mai poter esprimere giudizi netti, tranchant, perché la questione, in effetti, "è più complicata", perché c'è la vicenda di un uomo, un relitto ed un re, che si intreccia con quella dell'impero, del suo farsi e disfarsi, dei suoi fasti e delle sue miserie. Esprimere un giudizio non è possibile perché la Storia (e forse qualunque storia) non si giudica ma si deve raccontare, e diavolo, è una gran bella storia!
...Continua