Una scrittura da brivido che illumina l’esistenza quotidiana di una famiglia della middle-class americana scomponendola nei suoi piccoli riti, nella ordinata e ritmica sequenza di giornate sempre troppo uguali. E’ il racconto di una vita mediocre e di una continua e pressante tensione a sfuggirvi. Ritmi, abitudini, comportamenti, schemi che ricorrono sempre uguali a se’ stessi e che si svolgono all’interno di scenografie consuete, già immaginate e precostituite che lontano dal tranquillizzare i protagonisti, li rendono infelici in una sensazione di perenne costrizione che solo l’alcool riesce ad alleviare. Risultato di tale tensione è il ricorso immaginario a nuove possibilità inventate per azzerare tutto “tutta la lenta, arida agonia del Quindicesimo piano sarebbe stata amputata dalla sua esistenza, come un tumore tolto al suo cervello; e che sollievo sarebbe stato!“ e dar vita finalmente ad un nuovo inizio. Sembra emergere dalle pagine un fremente desiderio di purificazione, di pulirsi di dosso l’appiccicume di una mediocrità comunque quotidianamente scelta e non imposta. Ogni strategia individuata per uscire fuori dalla rete di un tempo e di uno spazio già deciso, programmato e organizzato, guida i protagonisti in un senso di grande ma effimera euforia: sembra quasi vederli sollevarsi e volteggiare guardando dall’alto la propria vita, felici di non sentirsi più così incastrati, così piccoli ed insignificanti.. purtroppo per poco. Concentrarsi sulla direzione dello sguardo sembra essere fondamentale nel romanzo: uno sguardo lungo che sorpassa e inghiotte la realtà, anche le cose potenzialmente belle, sacrificandola ad una immaginata, creduta finalmente vera, oasi ritemprante e creatrice in cui le passioni e le capacità possono trovare realizzazioni, in cui è possibile finalmente trovare la propria strada ed avere pace. La finestra panoramica restituisce la cruda verità di una tensione vana: osservandola attraverso si vede spesso solo buio e il riflesso di un io non troppo piacevole.
È un libro che non concede nulla al lettore.. nel corso della lettura la tensione diventa sempre più forte e l’effetto si amplifica attraverso le immagini di una normalità agghiacciante che tutto inghiotte.. sentimenti, emozioni, follia.
Scrittura magistrale.
Ci ho messo moltissimo a leggere questo libro (quasi due mesi), alternando l'entusiasmo alla profonda delusione delle mie altissime aspettative verso quello che è considerato ormai un classico.
Devo dire che alla fine mi è piaciuto. Risente dello stile ormai superato di metà '900, ma ha il pregio di fotografare perfettamente il momento in cui la società americana passa dall'energia ricostruttrice del dopoguerra alle nevrosi moderne che ancora l'accompagnano (il delegare qualsiasi problema personale all'analista, il sogno middle class della villetta con giardino appena fuori città, il vuoto incolmabile lasciato dal perdere tempo in attività senza alcun costrutto).
Da leggere sicuramente, per capire da cosa derivano alcuni comportamenti sociali che ancora sono presenti nella cultura americana e mondiale.
Revolutionary Road che è invece il viale del sempre uguale, una April che non sboccerà mai, un Frank che di onesto ha poco... nonostante tutti siano convinti di essere davvero alla ricerca di una felicità autentica. Magistrale
I read this at the insistence of an Italian friend of mine, who seemed to think it was some kind of crime against humanity that, as an American, I had never read anything by Richard Yates. Apparently this author is more popular in Italy, because I had never heard of him. Anyway, I bought the book and it sat on my shelf for almost a year until I finally picked it up. It turned out to be much better than I expected. The characters are all pretty unlikeable people (I guess that's the point), and it's probably one of the most depressing books I've ever read (but this I did expect), but I got caught up in it and finished it in record time. Kind of like watching a train wreck. I think I'll eventually read something else by Yates, but in the meantime I'm going to look for something a little more cheerful.
...Continuararo caso in cui leggo un libro di cui ho già visto il film con la copia dicaprio-winslet...libro seminale ma forse la feroce e egrottesca critica al quieto vivere della borghesia provinciale americana oggi appare un po' vecchio e datato, alcune cose immagino avessero senso ai tempi ma oggi mi paiono forzate e le dinamiche dell'"orrore del quieto quotidiano" sono oggi assai diverse. Comunque un ottima prova d'autore
...Continua