Star Wars I Signori dei Sith racconta un attentato alla vita di Palatino e Vader da parte del movimento di liberazione di Ryloth capitanato da Cham Syndulla. La domanda che nasce spontanea è: "può risultare interessante un libro basato su qualcosa di cui si sa già l'esito?". La risposta è assolutamente sì, perché questo romanzo ha diverse frecce al suo arco. In primis Darth Vader, le reminiscenze di Anakin e il suo essere un blastatore ineluttabile per chi non padroneggia la forza. Inoltre il suo rapporto con Palpatine è ben raccontato, e le loro iterazioni interessanti. Abbiamo il movimento di liberazione di Ryloth che ci mostra o approfondisce personaggi non banali e che ben mostrano la differenza che passa tra i "buoni" e i "cattivi". Infine abbiamo una massiccia dose di azione e un ritmo narrativo incessante. Ho molto gradito le parti dedicate a Vader, e anche se le vicende raccontate non sono imprescindibili, la lettura si è rivelata molto godibile. I Signori dei Sith è un libro con protagonisti i due massimi rappresentanti del lato oscuro, e, nonostante l'esito finale sia scontato, un'opera valida facente parte dell'immenso universo narrativo di Star Wars.
...ContinuaDeludente. Si meriterebbe solo due stelle e la terza è esclusivamente per Vader.
Andiamo per ordine:
- la prima cosa che non quadra è il titolo. Uno si aspetta che la storia abbia Vader e Sidious come protagonisti, invece per tre quarti del tempo si parla di una banda di ribelli twi'lek
- qualsiasi sia il leitmotiv, è debole... se l'intenzione dell'autore era quella di approfondire la nostra comprensione del rapporto tra i due sith (almeno è questo che sembra, visto il titolo), allora avrebbe potuto farlo in modi molto più avvincenti, e magari non relegando quello che dovrebbe essere il fulcro della questione a dei siparietti
- i dialoghi sono roba da telegramma: trovare un discorso che contenga più di due frasi è un'impresa
- descrizioni deboli e ripetitive: questo punto è stato davvero frustrante. Ogni volta che un twi'lek parla o fa qualsiasi cosa, dobbiamo sorbirci la descrizione di come si muovono i suoi lekku. Ogni volta che Vader fa qualcosa, l'autore ci ricorda fino alla nausea che "s'immerge nella forza". Ogni volta che Sidious parla con Vader, finisce ogni frase con "amico mio", e sghignazza, e sogghigna e sorride di continuo... fino al *facepalm* finale dove arriva pure a strofinarsi le mani, roba che gli manca solo di accarezzare un gatto bianco per diventare il classico cattivone dei cartoni animati
- la banda di ribelli su cui si concentra la storia non ha alcuna attrattiva, nessun personaggio a cui ci si affeziona, ogni volta che ne muore uno (eddai, non ditemi che è uno spoiler, lo sappiamo fin dall'inizio che finisce male per loro!) non rimane altro che un nome, nessuna emozione. Non ce ne frega nulla, insomma. E visto che questi sono i personaggi più ricorrenti nel libro (e che dovrebbero essere "i buoni"), il fatto che non ce ne freghi nulla non è una cosa positiva
Alla fine è stata una noia assoluta con qualche sporadico momento interessante: ovvero quando entra in scena Vader. Posso dire senza dubbio che lui sia la sola e unica parte apprezzabile di questo libro. Nella prima metà lo si vede in pieno stile "ultima scena di Rogue One" (infatti all'inizio ero esaltatissima all'idea di leggere 300 pagine su questo tono); nella seconda metà invece le cose cambiano e ci si concentra sul rapporto tra lui e Sidious, che è comunque molto interessante, anche se ti sale il nervoso perchè vorresti che questa cosa venisse approfondita di più e invece l'autore di dirotta continuamente sull'insignificante banda di Syndulla & co.
Insomma, un'occasione sprecata per scrivere una storia VERAMENTE incentrata sui "cattivi" di SW. Cosa che invece era riuscita magistralmente a James Luceno con "Tarkin".
...Continua