Narrazione un po’ fiacca, questa volta, per il terzo episodio della serie di Sara del bravo autore napoletano. Sempre interessanti e ben costruiti i personaggi, soprattutto i due protagonisti: Davide Pardo, ispettore del Commissariato napoletano facile alle gaffes e agli errori, con il desiderio mai realizzato di una vita regolare e abitudinaria; e Sara Moroni poliziotta in pensione per anni membro addestrato di un’unità segreta dei Servizi, le cui attività era ed è volta al controllo e la difesa della sicurezza nazionale, con la particolare abilità di interpretare la mimica, la postura della gente e leggere sulle labbra delle persone, nonché molto brava a passare inosservata.
La storia però procede lenta, quasi monotona, senza picchi di interesse.